Post by nowwesayitoutloud on Dec 12, 2006 16:34:31 GMT -5
Corriere della Sera (Italy)Copyright 2006 Corriere della Sera
December 7, 2006
Section: TEMPO LIBERO
Le ballad di Westerberg per «Boog and Elliot»COLONNE SONORE
E sce oggi «Boog & Elliot - A caccia di amici (Open Season)» (nella foto), primo cartoon digitale Sony: avventure di un grizzly domestico e un alce un po' tonto, amici (in fuga) durante l'apertura della stagione di caccia. La sua colonna sonora prosegue un trend interessante della musica da film per famiglie: il coinvolgimento di nomi di spicco del panorama pop-rock come responsabili unici della parte musicale. Se Randy Newman ha contribuito ai film Pixar e il giovane cantautore Jack Johnson a «Curioso come George», ora la palla passa a Paul Westerberg, capitano di lungo corso del rock americano. Certo, ne è passata d'acqua sotto i ponti da quando un quarto di secolo fa, con i concittadini Hüsker Dü, il co-fondatore degli indimenticabili Replacements rileggeva il punk da Minneapolis con classe e arroganza. Oggi le sue canzoni (sempre un po' «tirate», però) rievocano com'è ovvio solo a tratti il furore degli esordi, legandosi più volentieri alle ballad meno intransigenti della sua carriera solista. Ma è bello ritrovarne l'inconfondibile carica emotiva, pur in un album intelligentemente destinato ai piccoli.
December 7, 2006
Section: TEMPO LIBERO
Le ballad di Westerberg per «Boog and Elliot»COLONNE SONORE
E sce oggi «Boog & Elliot - A caccia di amici (Open Season)» (nella foto), primo cartoon digitale Sony: avventure di un grizzly domestico e un alce un po' tonto, amici (in fuga) durante l'apertura della stagione di caccia. La sua colonna sonora prosegue un trend interessante della musica da film per famiglie: il coinvolgimento di nomi di spicco del panorama pop-rock come responsabili unici della parte musicale. Se Randy Newman ha contribuito ai film Pixar e il giovane cantautore Jack Johnson a «Curioso come George», ora la palla passa a Paul Westerberg, capitano di lungo corso del rock americano. Certo, ne è passata d'acqua sotto i ponti da quando un quarto di secolo fa, con i concittadini Hüsker Dü, il co-fondatore degli indimenticabili Replacements rileggeva il punk da Minneapolis con classe e arroganza. Oggi le sue canzoni (sempre un po' «tirate», però) rievocano com'è ovvio solo a tratti il furore degli esordi, legandosi più volentieri alle ballad meno intransigenti della sua carriera solista. Ma è bello ritrovarne l'inconfondibile carica emotiva, pur in un album intelligentemente destinato ai piccoli.